Bartolomeo Guidobono (Savona, 1654 - Torino, 1709)

Bartolomeo Guidobono (Savona, 1654 - Torino, 1709)

Baccanale con menadi, satiri e ninfe

Olio su tela, senza cornice cm. 120 x 110 - quadro senza cornice

Perizia della Professoressa Anna Orlando

Pubblicazioni: A. Orlando, Uomini e Dei. Il '600 genovese dei collezionisti, Sagep Editori, Genova, 2016, pp. 112, 113; S. Bellesi, in Barocco spaziale: dialoghi di luce, forma, colore fra pittura barocca e spazialismo, catalogo della mostra a cura di S. Gualazzini, F. Obertelli, C. Scagnelli, (Piacenza, 8 dicembre 2021 - 6 febbraio 2022), Piacenza 2021, pp. 24, 25.

Questa pregevole tela di gusto baracco ma con richiami all'estetica Rococò, ambientata nella penombra di una notte serena, ritrae al centro della scena una figura femminile, dolcemente adagiata la cui pelle chiara, quasi perlacea e il corpo sensuale ammaliano lo spettatore. Ai piedi della donna si trova una coppia di putti che sembrano allacciare ed intrecciare ai piedi della giovane un calzare di fiori. Boccioli di fiori si trovano anche nell'acconciatura della donna. Intorno alla giovane si trovano vari personaggi, tra i quali menadi, le seguaci mitologiche di Dioniso, satiri e ninfe. La figura in alto, che svetta sopra gli altri personaggi della scena è il dio Bacco, che punta il dito indice verso la corona di stelle che si trova in cielo, mentre il suo sguardo è rivolto ad Arianna. Il pittore in quest'opera gioca sulle asimmetrie e il disordine solo apparente della scena riprodotta viene ricomposto dalla visione generale del quadro.